“Carmina in Spiritum” è il risultato di un periodo ispirato da precise ed elevate congiunzioni astrali che hanno determinato quello che può essere definito “l’iter compositivo” attraverso una praxis che oserei definire mistica, deificante.
La dimensione cosmica e assoluta dei testi, al limite dell’invocazione, si estende fino al desiderio di profondo auto-annientamento, quale vera ed unica conquista dello stato mistico, il quale non si risolve tuttavia in uno stato atarassico, ma nella perfezione circolare, che non conosce inizio né fine, onnicomprensiva di ogni aspetto dello spazio terreno ed ultraterreno.
Il piccolo corpus poetico consiste di una serie di carmina (canti, inni) dedicati ad entità che racchiudono le principali forze interiori e che animano la Natura, sostenendo lo Spirito e preservando la sua forza ed integritas.
Composti in italiano, sono stati tradotti in latino, al fine di completare l’opera attraverso la musica e il canto, forme d’arte in grado di esprimere in forma assoluta l’inconsistenza dello spirito, il suo carattere immateriale, libero, volatile, etereo, forme d’espressione massime per la loro analoga natura che tende a non oggettivare il soggetto del loro agire. AimA (Luisa Papa) .
Collana:
Lo specchio di Dioniso
Collana diretta da:
Angelo Tonelli